Un tributo a Pino Daniele per l’inaugurazione de “Le Querce Jazz & Blues Fusion”

_DSC0717ANTONIO ONORATO & JOE AMORUSO
“Le Querce Jazz & Blues Fusion”
Country Club “Le Querce”
Sarrottino (Catanzaro)
07/03/2015

Un viaggio tra sperimentazione e ricordi. Potrebbe essere questa la definizione del

concerto con cui, sabato sera, Antonio Onorato e Joe Amoruso hanno inaugurato l’undicesima edizione de “Le Querce Jazz & Blues Fusion”. Un logico ricongiungimento con l’ultimo capitolo della scorsa edizione “scritto” da Sarah Jane Morris e Antonio Forcione. Come loro depositari di una creatività fuori dal comune.

I due musicisti sono uomini del Sud e questo si nota poco ascoltando le varie influenze che caratterizzano le loro composizioni o le riletture dei brani-tributo a Pino Daniele e alla scuola partenopea.

Il loro percorso sembra essere stato scelto per condurre i presenti in mondi diversi. Tutto ciò si evince sin dal primo brano “Indian raga”. La chitarra di Onorato, “trattata” come un vero sitar, evoca suoni orientali cui fanno da contraltare quelli più mediterranei del piano di Amoruso. Grande tecnica, passione e divertimento sono evidenti da subito. La successiva “From Napoli to Belo Horizonte” ne è la conferma.

Una introduzione che sembra lasciare poco spazio alla musica del nostro Paese. Ma non è così. La musica napoletana e, soprattutto, il ricordo di Pino Daniele sono ben presenti in tutto il concerto. Non una superficiale operazione nostalgia, ma una vera e propria voglia di rileggere alcune pagine della storia del canzoniere partenopeo. Ed è così che emozioni, sentimenti, ritmi e attimi di intensa tristezza fanno capolino dalle loro personali riletture.

Sono molti i musicisti che possiedono una grande tecnica. Pochi sono quelli che riescono a trasmettere sensazioni che riescono a toccare il cuore in profondità. Amoruso e Onorato ci riescono perfettamente.

“Chi tene o’ mare” di Pino Daniele è il primo tributo al loro amico e compagno. Se Amoruso accarezza i tasti del pianoforte con grande leggerezza, lo stesso dicasi degli arpeggi e degli interventi chitarristici di Onorato, in grado di mettere in evidenza la sua tecnica anche nella personale rielaborazione di “Assaje”. Pure Amoruso si regala uno spazio tutto suo offrendo al pubblico una versione di “Scalinatella” da brividi. Ma c’è molto altro tra le pieghe dei ricordi. Un amore infinito e una incredibile dedizione per quei brani.

La nostalgia lascia spazio a due momenti di grande impatto come “Ho incontrato un angelo” e “Minor blues” in cui le note soffici lasciano spazio a sonorità più corpose. Ma è un attimo. I due artisti tornano alle atmosfere malinconiche e intime che prendono il sopravvento quando il chitarrista, nel suo secondo assolo, offre una versione commovente di “Terra mia” e “Quando”. Quest’ultima riesce a strappare un applauso “diverso”, spontaneo e quasi commovente. Una rilettura intima degna dello spirito con cui era stata scritta.

Non poteva mancare “Napule è”. Il genio musicale del pianista ha unito due mondi in un solo brano. Il tema di “Merry Christmas Mr. Lawrence” di Ryuichi Sakamoto si sovrappone, diventandone la base, alle note del brano di Pino Daniele. Un’idea originale e di grande effetto. Ma non è l’unico momento in cui due o più culture musicali si sono “unite”. La voglia di fondere generi e culture diverse trova spazio anche nella lunga “Tamurriata nera” con i brevi accenni chitarristici di “Up from the skies” di Jimi Hendrix e “Strawberry fields forever” dei Beatles.

L’inevitabile bis è stato tutto per una delicata “Anna verrà”, che ha anticipato “Sun bossa”, lasciando un vivido sigillo su questo primo appuntamento de “La Querce Jazz & Blues Fusion”, che proseguirà venerdì 20 marzo con Ronnie Jones e Mike Sponza.

(Pubblicato su Gazzetta del Sud il 9/03/2015)
(Foto per gentile concessione di Antonio Raffaele)

Setlist:

– Indian raga
– From Napoli to Belo Horizonte
– Chi tene o’ mare
– Assaje
– Scalinatella
– Ho incontrato un angelo
– Minor blues
– Medley: Terra mia / Quando quando
– Napule è
– Tamurriata nera

Encore:

– Anna verrà

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