La voce passionale di Sarah Jane Morris trasmette al pubblico grande energia

DSC02490SARAH JANE MORRIS & ANTONIO FORCIONE
Le Querce Jazz & Blues Fusion
Country Club Le Querce (Sarrottino – Catanzaro)
28/03/2014

Non è una serata come tante, lo spazio è ridotto dalle numerose presenze accorse ad assistere al concerto di una delle incarnazioni della musica degli anni ottanta. Sembra essere un venerdì sera qualunque, ma non è così perché nel country club, per la chiusura della decima edizione de “Le Querce Jazz & Blues Fusion”, diretta da Giampiero Ferro, c’è un clima di grande attesa per la performance di Sarah Jane Morris con Antonio Forcione.
Proprio lei, la cantante che nel 1986 ha fatto ballare milioni di nightclubbers con i Communards e che, appena qualche anno dopo ha dato vita ad una intensa esecuzione di “Me and mrs. Jones”, di Billy Paul.

Sul palco ridotto sale Antonio Forcione e con lui nessun altro. Il concerto è solo per chitarra e voce, e aumenta la curiosità. “Heart beat” il brano di apertura da lui composto, è ipnotico e avvolgente quanto basta per far capire che dalla serata è lecito attendersi diverse sorprese. Percuote e accarezza la chitarra semi acustica di continuo creando un vortice di suoni che danno la sensazione di trovarsi davanti una band al completo. Non è così ed è questo il motivo che induce a riflettere su quale effetto possa determinare tale connubio tra artisti diversi.

Sarah Jane Morris viene invitata a prendere possesso della scena. Lei non si fa attendere e dopo aver salutato, inizia la serata alla sua maniera. “Awestruck” non ha un approccio immediato ma prende corpo con il ritornello che resta nella testa. Dopo l’appassionata “Comfort zone”, Forcione affronta con grande energia un evergreen del songbook della Motown. “I heard it through the grapevine”, portata al successo da Marvin Gaye, è l’ennesima cascata di suoni che precedono un altro hit dell’etichetta di Detroit. Poche note ed è riconoscibile “Superstition”, di Stevie Wonder. Il suono spogliato dalla presenza di ogni altro strumento perde in dinamica, ma trasmette una energia diversa. La scelta si rivela azzeccata per l’arrangiamento ricercato e più intimo. Il finale è per la voce della Morris che mostra il suo lato “nero”.

La conferma arriva quando la “rossa” dichiara che Nina Simone è tra le cantanti che più l’hanno ispirata da giovane. “My baby just cares for me” è il brano più popolare della cantante americana ed è impossibile restare fermi ascoltando il ritmo incalzante, seppur contenuto nella loro versione.

In ogni brano proposto c’è un evidente tratto malinconico in cui entrambi gli artisti sembrano trovarsi a loro agio. Per tutto il concerto gli stati d’animo suscitati sono molteplici e indescrivibili. I due musicisti riescono a integrarsi alla perfezione, la loro intesa non è casuale ma frutto di identità di vedute “musicali”. C’è molta musica nelle loro proposte, non solo un genere ma un mix di musica che spazia dal soul, al blues, al jazz, alla musica afro.

Immancabili i riferimenti politici, a Mandela e a tutti quei leader che hanno dedicato la loro vita per la pace nel mondo. “Madibas Jive” è un altro momento esclusivo di Forcione. Ma non è l’unico momento “politicizzato” della serata. I suoi testi comunicano messaggi importanti e il suo impegno politico e sociale è riconosciuto. Toccante “Dream on baby”, preludio di “Compared to what” e della conclusiva “Blowin’ in the wind”, tributo a Bob Dylan. Sarah Jane Morris conferma di possedere una voce calda, passionale, malinconica, utilizzata come uno strumento, i cui continui cambi di tonalità vengono esaltati dalla importante presenza del talentuoso Antonio Forcione.
Con una standing ovation si conclude la decima edizione de “Le Querce Jazz & Blues Fusion”. L’esame di maturità è superato a pieni voti.

(Pubblicato su Gazzetta del Sud il 30/03/2014)
(Foto per gentile concessione di Antonio Raffaele)

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