Fabrizio Bosso è ritornato alle radici della musica jazz

FABRIZIO BOSSO & URBAN FABULA
Le Querce Jazz & Blues Fusion
Country Club “Le Querce” – Sarrottino
10/03/2017

Il panorama jazz italiano da anni è tra i più graditi in tutto il mondo per l’elevata tecnica che i nostri musicisti dimostrano di possedere. Tra questi, probabilmente, il più

eclettico è Fabrizio Bosso che, da sempre, non disdegna di dare sfogo alla sua voglia di fare musica collaborando con artisti di diversi generi musicali. Che si esibisca con Sergio Cammariere o Nina Zilli, Mario Biondi o Claudio Baglioni, solo per citare alcune tra le sue maggiori collaborazioni meno inclini al jazz o affini ad esso, Bosso dimostra una capacità di sapersi adattare a qualsivoglia genere mettendo in evidenza sempre una grande personalità. Seppur sconfinando in ambiti apparentemente lontani dal suo modo di concepire la musica, resta sempre forte il suo amore per il jazz.

Lo ha dimostrato anche venerdì sera al Country Club “Le Querce” di Sarrottino in occasione del secondo appuntamento de “Le Querce Jazz & Blues Fusion”. Non una grande platea ma, questa volta, la scelta è caduta su un piccolo club per una nuova elettrizzante collaborazione. Insieme a lui i siciliani Urban Fabula ovvero Seby Bugio, al pianoforte e tastiere, Alberto Fidone, al contrabbasso, e Peppe Trincali, alla batteria.

Una esperienza nuova che lo riporta alle radici del jazz, riuscendo a esprimere le consuete attitudini musicali con il supporto di un eccellente piano trio che, pur non rinnegando le proprie caratteristiche, mostra di avere un maggiore “respiro” proprio grazie alla presenza del trombettista.

Le brillanti intuizioni sono sempre state alla base del modo di suonare di Bosso, del suo continuo interesse per la sperimentazione e la ricerca musicale. E che lui fosse a suo agio in questo nuovo progetto lo si è percepito sin dalla esecuzione di Dubai, brano di apertura della serata composto da lui stesso. Le note “tirate” della sua tromba hanno fatto da contraltare al solismo esuberante di Bugio al piano, nel primo episodio di una scaletta ricca di classici scelti per conquistare la platea ma soprattutto adatta a soddisfare le esigenze di ogni singolo musicista.

E’ così che oltre agli standard Besha swing di Theolonious Monk, Body and soul, di Johnny Green, e Road song, di Wes Montgomery, sono stati proposti in maniera egregia una insolita Domenica è sempre domenica e una versione intima di Nuovo Cinema Paradiso, di Ennio Morricone.

Esaltante il finale con Estate, di Bruno Martino, in cui le improvvisazioni hanno portato a una breve “citazione” di Tico tico, di Zequinha de Abreu, utilizzata come ponte di congiunzione con una effervescente esecuzione di Mack the knife, di Kurt Weill. Nell’immancabile bis Bosso suona tra il pubblico Cantabile di Michel Petrucciani concludendo la serata tra gli applausi dei presenti.

La band:
Fabrizio Bosso, tromba
Seby Bugio, pianoforte e tastiere
Alberto Fidone, contrabbasso
Peppe Trincali, batteria.

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