“Storia di un minuto. Il primo disco di PFM”: la genesi di un capolavoro

storia-di-un-minuto-libro-pfm“STORIA DI UN MINUTO. IL PRIMO DISCO DI PFM”
Antonio Oleari e Renzo Stefanel
Edizioni Aereostella

Nei primi anni settanta la musica italiana, dopo il tramonto della beat generation, era alla ricerca di nuove espressioni. Dalla vicina Inghilterra proveniva l’eco del prog rock che, grazie a Genesis, Gentle Giant e Van der Graaf Generator, non faticava a farsi apprezzare in Italia prima che in terra di Albione. I primi “respiri” non mancarono ad arrivare anche da noi. Era il 1972 quando negli scaffali dei negozi di dischi faceva capolino in maniera prepotente un disco che avrebbe segnato un’epoca.

“Storia di un minuto”, non era un disco qualunque ma la trasformazione sentita e matura dei Quelli che dopo aver cambiato il nome in Premiata Forneria Marconi aveva saputo dare sfogo alla propria creatività con un suono innovativo.
La storia dell’evoluzione e dei sacrifici affrontati da Franz Di Cioccio, Franco Mussida, Mauro Pagani, Giorgio Piazza e Flavio Premoli è affrontata da Antonio Oleari e Renzo Stefanel in “Storia di un minuto. Il primo disco di PFM”, edito da Aereostella.
Poco più di cento pagine per raccontare, con scrittura leggera e avvincente, il percorso dei cinque musicisti che li ha condotti a realizzare uno dei capolavori della discografia rock in assoluto.

Questa dei due Autori non è una fredda cronistoria dei fatti ma la sapiente descrizione, attraverso interviste e ricordi degli stessi componenti la band, di tempi molto lontani da quelli attuali. Diverse anche le testimonianze riportate di personaggi come Willy David, Marco Damiani, Sandro Colombini, Francesco Sanavio, Gaetano Ria e Claudio Fabi, tra gli altri, che riescono a condurci in un mondo fatto di strade polverose, di vecchi furgoni, di una vita di sacrifici, di concerti in giro per la nostra penisola. Tutto ciò diventa molto più di un racconto sulla genesi di un 33 giri.
La convinzione dei propri mezzi, la volontà di emergere e di imporre quel nuovo modo di fare musica è evidente anche nella descrizione particolareggiata ed interessante di ogni singolo brano del disco.

Sarebbe imperdonabile considerare quell’album come il disco in cui erano contenute “Impressioni di settembre” e “La carrozza di Hans”, perchè è innegabile che ogni singola nota, ogni verso di tutti i brani possono essere considerati una nuova linfa che la PFM ha ha fatto fluire nella musica italiana. Un capolavoro che ha avuto riconoscimenti in ogni parte del mondo e del quale, leggendo il libro di Oleari e Stefanel, si apprezzano maggiormente i dettagli che hanno portato alla luce brani indimenticabili. Nelle pagine di “Storia di un minuto” è evidente il cambiamento della musica italiana, di mille storie che si intrecciano e che ruotano intorno al mondo della PFM, come nel caso della collaborazione che la band ha avuto con Fabrizio De Andrè e Lucio Battisti, e che sfiorano una realtà musicale che stava evolvendosi.

La storia di quella Italia passa anche attraverso la visione delle poche ma preziose foto in bianco e nero della band, e della pagina in cui campeggia una classifica dell’epoca del settimanale “Ciao 2001”. E’ questa la nostalgica testimonianza di un paese che, al contrario di oggi, viveva di musica vera.

(Pubblicato il 15/02/2013 su MusicalNews)

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