“Islands”, dalla Germania il funk dei Diazpora

Diazpora
“Islands”
(Légère Recordings)

E’ difficile cercare di dare un nuovo volto al funk. Intere generazioni sono state influenzate da “padrini” del calibro di James Brown, George Clinton, Earth, Wind & Fire e, in ultimo, da Prince. E’ il caso della band tedesca Diazpora che in Islands strizzano l’occhio al “Principe” di Minneapolis ma non tradiscono la vecchia scuola che aveva nel suo DNA la musica

afro. Sin dalla iniziale Street Market è evidente l’importanza che assume nei Diazpora la sezione dei fiati con la chitarra “wah wah”, che richiama il lavoro fatto da Isaac Hayes su Shaft. Importante è la presenza del vocalist Axel Feige che a dispetto del colore della sua pelle conferisce all’intero lavoro un senso di “negritudine” ricco di energia e vitalità difficilmente reperibile in band “bianche” che suonano la musica dei neri d’America. Un piccolo capolavoro è il brano che dà il titolo all’album, con un assolo di sax che sembra prendere spunto da The world is a ghetto dei War, brano che ha influenzato anche l’intro di Kinshasa strut. Un album per chi ha l’anima “black”.

Tracklist:

1. Street market
2. Beast
3. Islands
4. Kinshasa strut
5. Give a little prayer
6. Moon
7. 2 much effort
8. Piece by piece
9. Nap xtra long
10. Yaroslava
11. Me & i
12. 27-28-29
13. Numbers

Discografia:

2010 – Magnetic (Enorme Tonträger)
2012 – Sessions II (Enorme Tonträger)
2014 – Step up (Minor Music)
2017 – Islands (Légère Recordings)

(Pubblicato su Muzi Kult il 17/07/2017)

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