Il Parco come Woodstock. E i Jefferson Starship resuscitano gli anni ’70

TOM CONSTANTEN
JEFFERSON STARSHIP “Settembre al Parco” Parco delle Biodiversità – Catanzaro 08/09/2012
Un finale corale che portava alla memoria Woodstock. E tra i protagonisti della terza serata di “Settembre al Parco” c’era chi nel 1969 ha avuto una parte di primo piano nel festival svoltosi a Betel. Paul Kantner, allora leader dei Jefferson Airplane, e Tom Constanten, tastierista dei Grateful Dead, sabato sera, dopo aver fatto visita nel pomeriggio al Museo del Rock di Catanzaro in compagnia di Ian Hunter, al Parco delle Biodiversità nel capoluogo calabrese hanno dato vita a due momenti diversi, durante i quali sono riaffiorate le speranze e le delusioni di una generazione che stava cambiando il mondo, complice la musica.. Accanto alla possibilità di assistere alla esibizione dei Jefferson Starship, inattesa e molto gradita è stata la performance di Constanten. Per chi ha avuto modo di conoscerlo lontano dal palcoscenico, l’ex Dead è personaggio fuori da ogni immaginazione. Umile, disponibile al dialogo e, se può avere un significato, parla correttamente l’italiano. Lui che dice di averlo imparato dalla gente comune frequentando l’Italia. Un mondo molto lontano dalle presunte superstar nostrane. Solo davanti alla sua tastiera, per trenta minuti circa, Constanten ha riscaldato i cuori con la musica da lui suonata con la band di Jerry Garcia. Su tutte “Mountains of the moon” e la lunga “Dark star”. Un attimo di pausa e la Navicella è decollata. Cathy Richardson ha iniziato ad infiammare la platea con “Somebody to love”. La bionda cantante da subito è sembrata di averere le carte in regola per sostituire Grace Slick nel cuore dei fan. Si vola alto anche quando a prendere il comando è David Freiberg. “Fresh air” ci conduce ancor di più nella Bay Area di San Francisco con la voce cristallina dell’ex componente dei Quicksilver Messenger Service. Manca nei Jefferson Starship un bassista e la cosa sembra non essere un problema grazie a Cristopher Smith, che suona le linee di basso con la sua tastiera Korg, coadiuvato dalla potenza di Prairie Prince, già componente dei Tubes e dei Journey. Paul Kantner, fascia in testa e vestito tipicamente anni settanta, canta, suona e… fuma. La sua distrazione è solo apparente. Basta qualche occhiata ai suoi compagni di ventura per dare la giusta traiettoria giusta alla rotta degli Starship. Ha una intesa perfetta con Mark Aguilar, che non si fa pregare quando è il momento di mettere in mostra le sue doti di eccelso chitarrista. Il sole della California riscalda il Parco al suono di “Wooden ships”. Tra tanti echi di musica senza tempo trova spazio Cathy Richardson con la sua “Making a list”. La ragazza ha qualità e temperamento, il palco è suo e lo dimostra nelle successive esecuzioni di “Fast Buck Freddy” e “Greasy heart”. La sua interpretazione è convincente ed è evidente quanto abbia ascoltato Grace Slick e il suo modo di cantare per giungere a tali livelli. Il suono diventa più acido con la lunga “Have you seen the saucers” e con “The ballad of you and me and Pooneil” con quest’ultimo brano che si dimostra terreno fertile per le divagazioni di Aguilar e Prairie Prince. Tom Constanten torna per suonare le tastiere. L’inevitabile bis dopo oltre due ore di musica è affidato a due classici come “White rabbit” e “Volunteers”. Il concerto sembra concluso. Ma la beatlesiana “With a little help from my friends”, nella versione di Joe Cocker, invoglia tutti a cantare. Con il cuore a Woodstock si chiude il terzo appuntamento di “Settembre al Parco”. La manifestazione organizzata dalla Provincia, in collaborazione con l’Associazione Ecsdance di Giacinto Lucchino e Vertigo Music di Luisa Parrelli, vivrà l’utlimo atto con un altro testimone della beat generation, Shel Shapiro

(Pubblicato su Gazzetta del Sud il 10/09/2012)

The musicians:

Tom Constanten, voce e tastiere

Jefferson Starship:

Paul Kantner, chitarra
Dave Frieberg, chitarra, voce
Cathy Richardson, voce,
Mark Aguilar, chitarra
Christopher Smith, tastiere
Prairie Prince, batteria

Setlist:
– Somebody to love
– Ride the tiger
– Fresh air
– Find way your back
– Count on me
– Let’s get together
– Miracles
– Wooden ships
– Making a list
– Crown of creation
– Fast Buck Freddy
– Jane
– Sunrise
– Have you seen the saucers
– Greasy heart
– The ballad of you and me and Pooneil

bis:

– White rabbit
– Volunteers
– With a little help from my friends

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