Il basso di Jack Bruce scalda gli animi

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“Settembre al Parco”
Parco delle Biodiversità – Catanzaro
08/09/2013

Passi lenti e incerti. Lo vedi salire sul palco e pensi al suo passato glorioso, a quanto ancora oggi abbia da dare alla musica. La sua figura esile protetta da un soprabito di certo non gli rende giustizia. Jack Bruce, colui il quale per anni ha giganteggiato suonando la chitarra basso alla pari con personaggi come John Paul Jones e John Entwistle, con l’aria sicura di chi sembra essere nato per suonare, ha imbracciato il suo strumento e senza esitare ha dato vita a “First time i met the blues”. E’ così che domenica sera, al Parco delle Biodiversità di Catanzaro, è iniziato il quarto e ultimo appuntamento di “Settembre al Parco”, rassegna organizzata dalla Provincia di Catanzaro in collaborazione con Vertigo Music di Luisa Parrelli e l’Associazione Ecsdance di Giacinto Lucchino.
Il brano di Buddy Guy è un blues lento e dal groove potente. Le mani di Bruce scivolano sul basso con grande delicatezza, l’esatto contrario del suono che riesce a produrre. Con lui Tony Remy, alla chitarra, Frank Tontoh, alla batteria, e Paddy Milner, alle tastiere ma soprattutto all’organo Hammond. La voce dell’ex Cream è indubbiamente segnata dal tempo, ma riesce ugualmente ad esprimere grande qualità. E’ il dono dei grandi quello di saper essere sempre all’altezza della situazione.
La formazione della band “cresce” allorquando sul palco sale la sezione fiati. Winton Rollins, al trombone, Derek Nash, al sax tenore, e Paul Newton, alla tromba, fanno parte della “famiglia” e si fanno sentire con i loro spunti soul. “Neighbor neighbor” e “You burned the tables” travolgono la platea con un suono cui non manca l’energia.
Jack Bruce, decide che è l’ora di cambiare e, lasciato il basso, va a sedersi dietro al piano elettrico. Al suo posto Nick Cohen, l’ultimo componente la Blues Band. E’ il momento di uno dei brani più belli nel suo genere. “Theme for an imaginary western”, in una versione intima, vive una nuova vita, lontano com’è dagli arrangiamenti dei Mountain e dei Colosseum.
L’esibizione di Jack Bruce al piano anche nelle successive “Child song” e “Weird of Hermiston” dimostra la propensione alla versatilità.
Ma non dura a lungo la calma finora esibita. “Spoonful”, di Howlin’ Wolf, lo vede nuovamente al suo strumento preferito con una inattesa rabbia giovanile. A questo punto la voce di Bruce, riscaldatasi a dovere, compie il suo dovere, così come Tony Remy che manifesta la sua ottima tecnica con un assolo degno di nota.
Una citazione particolare va fatta per il ruolo ricoperto da Frank Tontoh, vero trascinatore e anima giocosa e musicale della band. Dotato di grande tecnica, mostra grande semplicità nell’approccio con tutti i brani del repertorio. La sua manifesta gioia evidenzia che quello di stare dietro i tamburi è il suo posto naturale. E lo dimostra con un assolo di oltre sette minuti in coda a “White room” dei Cream, a conclusione del quale verrebbe da spellarsi le mani. Ed è ciò che succede.
Ma se Tontoh entusiasma anche grazie al suo comportamento istrionico, è giusto sottolineare la precisione della sezione fiati e la sapienza dei tappeti sonori creati da Milner con il suo organo Hammond. Note positive anche per l’altro giovane del gruppo. Tony Remy, sa di doversi confrontare con il mito Eric Clapton e il paragone non lo soffoca, riuscendo a diventare prezioso quando supporta Jack Bruce. E’ il caso della conclusiva “Sunshine of your love”, forse il più grande successo dei Cream. Nell’ultima “pulsazione” prima del bis, addirittura Jack Bruce si pone di fronte al chitarrista nella più classica delle situazioni rock. Una sfida e al tempo stesso un invito al duetto.
Il pubblico reclama qualche brano in più e la band, che ha ancora energia da vendere regala due perle come “Politician” e “The consult at Sunset”.
Gli otto componenti la band sono a bordo palco. Il loro inchino è un saluto che lascia l’amaro in bocca. La macchina organizzativa di “Settembre al Parco”, dopo l’ennesimo successo, da domani ripartirà pensando alla prossima edizione.

(Pubblicato su Gazzetta del Sud il 10/09/2013)
(Foto Andrea Panella)

La band:

Jack Bruce, basso, tastiere
Tony Remy, chitarra
Frank Tontoh, batteria
Paddy Milner, tastiere, organo Hammond
Winton Rollins, trombone
Derek Nash, sax tenore
Paul Newton, tromba
Nick Cohen, basso

Setlist:

– First time i met the blues
– Neighbor neighbor
– You burned the tables
– Theme for an imaginary western
– Child song
– Weird of Hermiston
– Spoonful
– Bad sign
– We’re going wrong
– Deserted cities
– White room
– Sunshine of your love

Encore:

– Politician
– The consul at sunset

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