Ute Lemper: “Il viaggio, una parte fondamentale della mia vita”

Considerata una delle interpreti più eclettiche in circolazione, Ute Lemper è riuscita a incarnare la figura dell’artista a tutto tondo. Un concentrato di classe e grande tecnica che riesce a sorprendere con le sue performance magistrali. La cantante e attrice tedesca si esibirà giorno 20 luglio, al Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme, in un concerto organizzato da A.M.A. Calabria, diretta da Francescantonio Pollice. Il suo recente album “Time traveler” ha ottenuto grandi consensi di pubblico e critica, confermati dalla calorosa accoglienza ricevuta in ogni data del suo attuale tour.

Parliamo del suo nuovo progetto “Time traveler”, si sente un viaggiatore del tempo attraverso la sua musica?
L’album è una riflessione bella e dolce della mia vita di oggi. Potremmo considerarlo una retrospettiva di un lungo viaggio. Sento che il mio percorso artistico e personale ha attraversato molti decenni ed epoche, molti cambiamenti nel mondo, nella politica, nella cultura e nell’umanità. Osservo la vita vissuta in quei decenni con uno spirito diverso. Ho realizzato il mio nuovo album immaginandolo attraverso la prospettiva di un lungo viaggio nell’arco di molti decenni di attività. Contemporaneamente ho scritto una nuova grande autobiografia, ed entrambe si completano a vicenda.

La sua carriera è piena di premi e successi, cosa la ispira quando compone nuova musica?
È quello che amo fare di più. Naturalmente ho un sacco di pensieri che possono essere trasformati in poesia e quando mi concentro sul pianoforte allora posso inventare tante nuove canzoni. È una fonte infinita.

Nei suoi live set spesso trova spazio la poesia. Ricordo gli spettacoli su Neruda e Bukowski. Perché è così importante per lei?
Mi piace dare importanza a pensieri e parole dal significato profondo, che assumono una maggiore bellezza con la musica. Cerco storie preziose e fantastiche o poesie che trasformino l’esperienza umana.

Cosa dobbiamo aspettarci dal suo spettacolo a Lamezia Terme?
Sarà una retrospettiva della mia carriera nei miei decenni di vita nella musica, da Weimar, a Parigi, a New York, perle del mio repertorio e del nuovo album che riflette tutto questo. Kurt Weill, Jacques Brel e Marlene Dietrich, ma anche yiddish songs, tutto immaginato e raccontato dai miei ricordi e incontri.

Lei è una cittadina del mondo, si è esibita praticamente ovunque, c’è un posto o una città in cui si sente più a casa?
Mi sento a casa a New York, con la mia famiglia con la quale vivo una normale vita residenziale.

Il video del suo ultimo singolo, ‘Time Traveler’, la vede viaggiare attraverso il tempo. Se potesse accadere realmente quale epoca sceglierebbe?
Rimarrei nel nostro tempo e cercherei di godermelo il più possibile. Non conosco il futuro. Ma qualsiasi altra cosa nel passato porta già un’esperienza di futuro che noi abbiamo creato. Nel video esploro l’umanità e i suoi continui fallimenti. Abbiamo voluto realizzarlo in un contesto fantascientifico, in cui io vengo dal futuro per vedere il tempo che passa e per salvarvi. So che c’è un ciclo di storia e che c’è sempre speranza per un mondo migliore. Il progresso è così lento e fa molti passi indietro, ma alla fine va avanti e la libertà, l’uguaglianza e la libertà devono essere raggiunte per tutti. È stato meraviglioso scrivere di nuovo le mie parole e la mia musica dopo alcuni progetti di omaggi ad altri artisti come Marlene Dietrich. Quindi questo album è molto personale e riflette sulla vita dalla mia prospettiva più matura.

Come descriverebbe il suo viaggio?
Sicuramente come una parte fondamentale della mia vita.

(Si ringrazia Claudia Fisciletti)

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