“Pop heart” di Giorgia, un album senza cuore

GIORGIA
Pop Heart Vol.1
(Microphonica)

Incidere un album di cover è oramai una consuetudine inevitabile nella carriera di un cantante. In maniera inattesa anche Giorgia non ha saputo resistere al fascino di incidere le canzoni che più ha nel suo cuore. Nulla in contrario per proposte di questo tipo se il risultato finale è soddisfacente. “Pop heart”, prodotto da Michele Canova, evitando inutili giri di parole, è un disco deludente che

si muove tra fredde drum machine e sintetizzatori. Il suo amore per l’elettronica palesato negli ultimi lavori, ha spinto la cantante a scegliere soluzioni poco consone al repertorio selezionato, un “terreno” in cui la voce di Giorgia sembra smarrirsi. Cantare canzoni rese famose da altri interpreti richiede una grande responsabilità perché significa non tradire le versioni originali, sicuramente aggiungendo un tocco personale che le impreziosisca. In concerto accade spesso che Giorgia reinterpreti alcuni brani non appartenenti al suo repertorio, ma l’effetto è senza dubbio diverso. Quello che manca in “Pop heart” è proprio l’anima, evidente nelle esibizioni dal vivo.

Ascoltando Le tasche piene di sassi di Jovanotti, Dune mosse di Zucchero, L’ultimo bacio di Carmen Consoli, Lei verrà di Mango, Vivere una favola di Vasco Rossi e Anima di Pino Daniele, classici intoccabili del canzoniere italiano, si percepisce un senso di fastidio causato dagli arrangiamenti scarni e freddi che, nonostante l’impegno degli unici due musicisti utilizzati, Alex Alessandroni, jr. (tastiere, sintetizzatori e programmazione ritmica) e Tim Pierce (chitarre elettriche e acustiche), non riescono a dare la giusta importanza alle indubbie qualità vocali della cantante. A poco servono i cameo di Eros Ramazzotti ed Elisa rispettivamente presenti in Una storia importante e Gli ostacoli del cuore. Il risultato non cambia.

Dopo una accettabile rilettura de Il conforto eseguita con Tiziano Ferro l’irritante Sweet dreams (Are made of this) degli Eurythmics appare come una mannaia sulla testa di un condannato a morte. E anche I will always love you di Whitney Houston, assolutamente nelle corde di Giorgia, viene eseguita come un semplice esercizio stilistico che non provoca nessuna emozione. La scelta di perseguire una strada nuova, legata ad un elettro-pop lontano dalle sue doti vocali, conduce Giorgia ad eseguire anche una pessima versione di I feel love di Donna Summer, uno dei must della disco music prodotto in questa occasione da Benny Benassi.

Esistono però momenti che ci riportano vicino alla Giorgia che tutti conosciamo. Oltre alla già citata Il conforto, risultano apprezzabili anche L’essenziale di Marco Mengoni e la conclusiva Stay di Rhianna eseguita con Ainé, promessa del r&b italiano, che non si discosta dalla versione originale. Troppo poco per una cantante apprezzata in tutto il mondo che, probabilmente incoraggiata dalle vendite natalizie, darà un seguito a “Pop heart” con un volume 2 che non avrebbe un risultato diverso se concepito con le stesse caratteristiche. Indubbiamente la sua voce merita ben altro.

Tracklist:

  1. Le tasche piene di sassi
  2. Una storia importante (cameo di Eros Ramazzotti)
  3. Lei verrà
  4. Gli ostacoli del cuore (cameo di Elisa)
  5. Dune mosse
  6. Il conforto (con Tiziano Ferro)
  7. Sweet Dreams (Are made of this)
  8. L’ultimo bacio
  9. I will always love you
  10. I feel love
  11. Anima
  12. Open your heart
  13. L’essenziale
  14. Vivere una favola
  15. Stay (con Ainé)

(Pubblicato su MusicalNews.com il 30/12/2018)

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