“Bowie”, un atto d’amore di Simon Critchley per il Duca Bianco

Simon Critchley
“Bowie”
(Il Mulino)

Un filosofo che sulle pagine del New York Times analizza fenomeni pop citando tra gli altri Heidegger e Deridda, dei quali ha scritto dei saggi, assume atteggiamenti da fan descrivendo David Bowie. Questa è la sensazione finale che potrebbe lasciarvi Bowie, libro scritto da Simon Critchley che da ragazzino è rimasto folgorato dalla esibizione del Duca Bianco nel programma storico del Regno Unito Top Of The Pops. Pubblicato originariamente nel 2014 per Or Books, questa testo ora viene pubblicato dalla casa editrice

Il Mulino con un ampliamento in seguito alla morte dell’artista e alla pubblicazione dell’ultimo album. Non un saggio filosofico questo di Critchley ma una analisi accurata dei testi delle canzoni, degli album e di interi periodi artistici della carriera del musicista. Indubbiamente questo libro non aggiunge nulla di nuovo a quanto già su scritto su Bowie, ma è importante la lettura che Critchley riesce a dare all’Arte di un personaggio da lui amato profondamente. Dall’iniziale scoperta del personaggio Bowie al dolore per la sua recente perdita, il testo di Critchler evidenzia quanto sia stato importante per la sua crescita e facendosi apprezzare per la qualità della scrittura che sembra far riecheggiare i brani scelti per la sua analisi.

(Pubblicato su MuziKult il 7/04/2107)

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