L’emozionante tributo a Sarah Vaughan apre la X edizione de “Le Querce Jazz & Blues Fusion”

_DSC0116 (800x532)JOYCE ELAINE YUILLE
“Le Querce Jazz & Blues Fusion”
Country Club “Le Querce” – Sarrottino
08/03/2014

Da alcuni anni gli amanti della musica attendono il mese di marzo con grande curiosità. Motivo di tanto interesse è la rassegna “Le Querce Jazz & Blues Fusion”, diretta da Giampiero Ferro, che sabato sera ha presentato Joyce Elaine Yuille, prima artista del cartellone della X edizione. E’ l’artista americana, nella giornata dedicata alle donne, che ha riscaldato i cuori con un tributo a Sarah Vaughan, una delle maggiori interpreti della musica jazz internazionale.
Non è semplice confrontarsi con il repertorio di Sassy, ma la cantante di New York ha mostrato grandi doti tecniche supportate da una voce seducente, alle quali si aggiunge una notevole presenza scenica.
Introdotta dal pianoforte di Stefano Calzolari, con “I can’t give you anything but love”, la serata ha subito preso la giusta direzione. Il ritmo incalzante e al tempo stesso tenue del brano composto da Jimmy Hugh e Dorothy Fields ha dato spazio ad una voce seducente.
Evidente l’adrenalina che aveva contribuito a dare la giusta energia ai musicisti. In particolare per Calzolari, «il momento migliore, è quello che precede lo spettacolo. Quei minuti poco prima di entrare in scena, quando l’adrenalina è a mille. In poche parole “il gusto del pre-gusto”». Ed è questa l’immagine migliore per poter capire con quale carica gli artisti hanno iniziato il concerto.
Forza e passione interpretativa, un insieme di elementi che hanno contribuito a dare una particolare profondità alle esecuzioni di brani come “Black coffee”, “Teach me tonight”, “I didn’t know what time It was”, e la conclusiva “Just one of those things”.
Importante l’intesa tra la cantante e il pianista che, fatto insolito, si sono esibiti senza preparare la scaletta, forti di un feeling musicale che dura da dodici anni. Un semplice sguardo e il brano prendeva vita con le note suonate da Calzolari. Joyce Yuille ha fatto il resto grazie ad una notevole padronanza del repertorio della Vaughan e al suo modo naturale di stare sulla scena.
Il pubblico si è sentito parte attiva del concerto, essendo stato sollecitato più volte dalla cantante ad interagire. La Yuille da diversi anni vive in Italia e si sente a suo agio a dialogare in italiano.
Grande intensità emotiva è stata toccata dalla interpretazione di “(Somewhere) Over the rainbow”, da lei dedicata al pubblico del country club “Le Querce”. Identiche vibrazioni sono state avvertite quando ha eseguito “Purple rain”. Ne è venuta fuori anche una confessione molto intima che lascia trasparire per quale motivo senta in particolar modo il brano di Prince: «Me nei innamorai perdutamente quando nel 1984 andai al cinema per vedere il film omonimo. In quel momento avevo bisogno di lenire il dolore provocato dalla recente morte di mia nonna. Questa canzone per me rappresenta molto». Le emozioni della “pioggia purpurea” hanno lasciato lo spazio ad “Call i stormy Monday”, salutato da un lungo applauso.
Joyce Yuille, che prossimamente pubblicherà “Welcome to my world” un album di brani di cui è autrice, ha aperto in bellezza “Le Querce Jazz & Blues Fusion”. Giovedì 13 marzo sarà la volta di Chihiro Yamanaka, pianista dalle indiscusse doti, accompagnata da Aldo Vigorito al contrabasso, e da Mickey Salgarello alla batteria.

(Pubblicato su Gazzetta del Sud il 10/03/2014)

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