Sulla moglie in vacanza pesa in ogni caso il fascino dell’ineguagliabile Marylin

DSC_9339_resize“QUANDO LA MOGLIE E’ IN VACANZA”
con Massimo Ghini ed Elena Santarelli
Teatro Politeama – Catanzaro
04-05/03/2014

Riportare in scena i classici del teatro è sempre una impresa ad alto rischio. “Quando la moglie è in vacanza”, presentato nei giorni 4 e 5 marzo al Teatro Politeama di Catanzaro, non si sottrae alla regola. Il testo di George Axelrod, nato come musical ed esploso nella versione cinematografica diretta da Billy Wilder deve essere stata un duro banco di prova per il regista Alessandro D’Alatri, il quale ha deciso di ridare alla commedia il tocco teatrale originale.

Per Massimo Ghini ed Elena Santarelli, in ogni caso, non deve essere stato facile sapere di doversi confrontare con una piéce di tale importanza e, soprattutto con due mostri sacri come Marylin Monroe e Tom Ewell, i due attori che hanno dato un tratto distintivo ai due personaggi.

La trama è conosciuta da tutti. Un uomo, la cui moglie è andata con il figlio in vacanza, è rimasto da solo in casa e l’incontro casuale con l’avvenente inquilina del piano di sopra lo mette davanti alle proprie inquietudini e alle proprie insicurezze. Nascono così i suoi conflitti interiori, diviso tra la volontà di rimanere fedele alla moglie e l’idea stuzzicante di cedere alla seducente bellezza della vicina di casa. Incertezze e paure vengono messe in risalto dalle musiche composte per l’occasione da Renato Zero, che evidenziano il lato sconosciuto di Massimo Ghini nelle vesti di cantante.

Se la storia resta, ovviamente, fedele al testo originale, l’idea di D’Alatri è quella di renderla più attuale e “italiana”. Una scelta opportuna per dare una maggiore contemporaneità alla vicenda. Così la scenografia di Aldo Buti apre il suo balcone su uno splendido panorama di Roma; proprio quel balcone sarà il primo punto d’incontro tra i due interpreti.

Fin qui tutto sembra essere perfetto, ma qualcosa poco convince nella nuova messa in scena di “Quando la moglie è in vacanza”. Chi pensava di dover rivivere la seducente interpretazione di Marylin Monroe sarà rimasto deluso, non per la performance di Elena Santarelli che comunque ha dimostrato di dover crescere ancora molto, ma per la mancanza della sensualità che caratterizza da sempre il ruolo della “ragazza del piano di sopra” descritta da Axelrod. Seppur il riferimento voluto da D’Alatri è stato il musical, non si può non tener conto del fascino emanato dalla bionda Marylin.

Un appunto va rivolto anche a Massimo Ghini. La sua recitazione “ansiosa”, inevitabilmente, riporta alla mente i cinepanettoni di cui è protagonista. La sua “lettura” del personaggio, da considerare non disprezzabile ma poco originale, avrebbe dovuto trovare una dimensione diversa rispetto alle commedie “natalizie”.

Buona l’idea di mettere a confonto l’uomo e la donna con i propri alter ego, riportandoli su uno schermo laterale, e il “videoclip” in bianco e nero, girato dalla stesso D’Alatri nel momento in cui i due protagonisti si concedono una innocente serata al ristorante e tra le vie di Roma.

Innegabile, comunque, che lo spettacolo possiede una gradevolezza che la stessa sceneggiatura impone. I turbamenti del maschio di mezza età certamente fanno sorridere, poco però fanno riflettere rispetto al tempo in cui Axelrod ha scritto la sua opera. La figura maschile “ridisegnata” dal ruolo che attualmente le donne ricoprono nella società attuale, andrebbe riletta diversamente.

In definitiva “Quando la moglie in vacanza” non è una lavoro per palati fini e, nonostante alcune perplessità che il tempo migliorerà, ideale per trascorrere una gradevole serata.

(Pubblicato su Gazzetta del Sud il 6/03/2014)
(Foto per gentile concessione di Fotovideando)

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