“Canzoni allo specchio” di Notturno Concertante, dieci affreschi per un disco perfetto

NOTTURNO CONCERTANTE
“Canzoni allo specchio”
(Radici Music Records)

Un ritorno che riconcilia con la buona musica. Il Notturno Concertante a distanza di dieci anni da “Riscrivere il passato” torna con un album ricco di sonorità e di eleganti armonie in cui accanto al progressive, del quale attualmente il gruppo di Lazzaruolo e Villanova è ancora uno dei massimi esponenti, campeggiano echi di world music.
Molte cose sono cambiate da quell’album, ma “Canzoni allo specchio” ha ancora l’energia caratteristica del Notturno Concertante. Come sempre, in ogni brano, c’è una cura maniacale delle melodie e degli arrangiamenti che, soprattutto, nei momenti più acustici riescono a creare atmosfere retro mai scontate. E’ questa una costante delle sapienti “mani” di Lazzaruolo e Villanova che sanno affiancarsi e rincorrersi con le loro chitarre, senza soffocare l’estro dei compagni, come nella dolcissima “On growing older”.
E’ tutto l’album da scoprire, sin dalla iniziale “Ahmed l’ambulante”, il cui testo di Stefano Benni calza perfettamente alla voce di Giuseppe Relmi e l’atmosfera orientaleggiante ci riporta a suoni vicini allo scenario folk rock con brevi cenni jazz rock di altri tempi.
Lontano dalle idee palesate sin dal primo album, il Notturno Concertante ha saputo osare, mettendo in mostra dieci piccoli capolavori che si riflettono allo specchio, mostrandoci una bellezza inusuale ed una delicatezza difficile da riscontrare nell’attuale panorama rock. Una cifra stilistica senza pari che strizza l’occhio al passato, riuscendo a contaminarsi ed evolversi.
Particolarmente trascinante “Le anime belle”, una melodia che cattura grazie ad un riff immediato, restando impresso nella mente dell’ascoltatore per il ritornello che riesce a “farsi cantare” subito.
Ci sono anche approcci con la lingua inglese. “The price of experience” potrebbe essere un timido avvicinamento ad un mercato che negli anni ’70 ci ha visti presenti in un territorio musicale nato in terra di Albione.
A chiudere questa mostra di affreschi “Ark en ciel”, uno strumentale che con la sua estrema dolcezza ci consegna l’ultima tenua emozione di un disco perfetto.

TRACKLIST:

1. Ahmed l’ambulante
2. Young men gone west
3. Come il vento
4. On growing older
5. Le anime belle
6. The price of experience
7. Lei vede rosso
8. La milonga di Milingo
9. Canzone allo specchio
10. Ark en ciel

La band:

Giuseppe Relmi: voce
Raffaele Villanova: chitarre
Lucio Lazzaruolo: chitarre, tastiere
Carmine Marra: clarinetto, flauto, sax
Carmine Meluccio: violino
Gabriele Moscaritolo: accordion
Antonio D’Alessio: basso
Giuseppe D´Alessio: basso
Simone Pizza: batteria, percussioni

Discografia:

1989 – The Hiding Place (Musea, ripubblicato dalla Mellow Records nel 1992)
1993 – Erewhon (Mellow Records)
1993 – News from Nowhere (Mellow Records)
1994 – The Glass Tear (Mellow Records)
2002 – Riscrivere il passato (Mellow Records)
2012 – Canzoni allo specchio (Radici Records Music)

(Pubblicato su MusicalNews.com l’11/07/2012)

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