Quei “giardini di marzo” da brividi e l’improbabile amnesia di Mogol

“Summer Music School”
Centro Polivalente – Catanzaro
02/03/2011

A Catanzaro esiste una realtà per i giovani cantanti e musicisti. E’ la Music Summer School, progetto ambizioso, nato nell’ambito di “Giovani energie in Comune”, promosso dal Dipartimento della Gioventù -Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci, e realizzato dal Comune di Catanzaro, Assessorati alla Cultura e Politiche giovanili e alla Pubblica Istruzione insieme all’Associazione Eos Sud, che va a sposarsi con il C.E.T. Centro Europeo di Toscolano, il cui presidente è la firma più prestigiosa della canzone italiana, Giulio Rapetti Mogol. Preziose le collaborazioni della Yara Record, del Conservatorio Torrefranca di Vibo Valentia, polo didattico di Catanzaro, l’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù e l’associazione culturale Amici della Musica di Catanzaro.
Con una full immersion, cui hanno partecipato i trenta ammessi alla prima fase del corso, quella catanzarese, si è avuta la certezza che gli sforzi organizzativi degli ultimi mesi stiano diventando, per i prescelti in questa fase, una vera possibilità per approdare a quel mondo che fino ad ora per molti era solo un sogno.
Non solo seminari, ma anche la chiara dimostrazione del lavoro che i docenti e lo stesso Mogol portano avanti da anni.
In due giorni si sono sviluppati gli ultimi incontri con l’autore milanese e con Giuseppe Anastasi, docente del CET, ma conosciuto come paroliere di brani come “Sincerità”, cantata da Arisa al Festival di Sanremo nel 2009.
Mercoledì sera, il ridotto palcoscenico del Centro Polivalente di via Fontana Vecchia, preceduto da una introduzione di Mogol, lo stesso Anastasi, accompagnato dalla sua chitarra acustica, si è esibito in un mini concerto durante il quale ha dato sfoggio del suo talento. Poche canzoni ma tutte di sicuro effetto, alcune delle quali, cantate originariamente da Arisa, hanno assunto una dimensione nuova, incredibilmente più matura. E la sua rivelazione “canto appena da novembre, grazie all’entusiasmo di alcuni amici”, sorprende ancora di più.
“Lo specchio”, “Ma l’amore no”, “Pace”, “Si vola” e “Pensa così” sono stati apprezzati da un pubblico curioso e attento. Ma la vera perla è stato “Trinacria”, cantato in lingua siciliana, in cui il cantautore è riuscito a esaltare i colori della sua terra natìa.
Il finale, sollecitato da una riflessione di uno spettatore, è stato dedicato da Mogol alla spiegazione del testo di “I giardini di marzo”, una delle più famose canzoni di Lucio Battisti. Da brividi allorquando una improbabile amnesia dello stesso autore ha “spinto” il pubblico a cantare in coro quei versi che descrivono attimi della vita di Mogol.
Giovedì mattina, presso gli studi della Yara Records di Lucio Ranieri, la selezione ha vissuto il suo atto finale, momenti che resteranno nella mente di tutti i partecipanti. “Vorrei portarvi tutti con me!” ha detto Mogol, con una punta di rammarico, rivolgendosi ai neo cantanti. Purtroppo, saranno solo dieci i prescelti, ai quali il Cet destinerà altrettante borse di studio per frequentare il corso di perfezionamento musicale di quindici giorni per interpreti, autori di testo e compositori di musica leggera nella sede del Centro, ad Avigliano Umbro, per la seconda parte del progetto.
“Quella che abbiamo offerto – ha detto ai partecipanti il vicesindaco e assessore alla Cultura di Catanzaro, Antonio Argirò – è stata anche l’occasione di entrare in contatto con la massima espressione della musica leggera. Ho avuto modo di apprezzare le vostre grandi doti canore e spero che per tutti voi il sogno si trasformi in realtà”.

(Pubblicato su Gazzetta del Sud il 4/03/2011)
(Foto di Antonio Raffaele)

Print Friendly, PDF & Email

Leave a Response